Categorie Catastali

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Le categorie catastali indicano la destinazione d’uso degli immobili inseriti all’interno del perimetro di una città. Sono contraddistinte da una lettera dell’alfabeto, a cui segue uno slash (/) e un numero. Per comodità, sono incluse in più gruppi: Gruppo A, B, C, D, E e F. Il gruppo più numeroso è il primo (A), che abbraccia fino a undici categorie catastali. Segue il Gruppo D con dieci, nove il Gruppo E, otto il Gruppo B, sette i Gruppi C e F.

Conoscere la categorie catastale di un immobile è importante perché ognuna determina una rendita diversa e, di conseguenza, una tassazione differente. Dunque, le classi catastali consentono di conoscere sia la destinazione di un edificio che la sua rendita.

Nella nostra guida chiariremo quali sono le categorie catastali degli immobili, aggiungendo per ciascuna una breve descrizione. Inoltre, cercheremo di rendere più semplice il discorso relativo alla classificazione catastale, ragionando secondo la logica dei gruppi e non dei singoli.

Classificazione catastale degli immobili semplificata

Prima di fare un elenco completo delle categorie con descrizione, presentiamo una prima classificazione catastale per gruppi, così da semplificare l’argomento e rendere più agevole la lettura:

  • Immobili a destinazione ordinaria: Gruppi A, B, C
  • Immobili a destinazione speciale: Gruppo D
  • Immobili a destinazione particolare: Gruppo E
  • Entità urbane: Gruppo F

Entrando maggiormente nello specifico, ecco una breve descrizione degli immobili di ciascun gruppo:

  • Gruppo A: alloggi, uffici privati
  • Gruppo B: scuole, uffici pubblici, ospedali
  • Gruppo C: attività commerciali o artigianali che appartengono a privati
  • Gruppo D: stabilimenti industriali, alberghi, cinema, teatri
  • Gruppo E: aeroporti, porti, stazioni autobus, stazioni ferroviarie, edicole, chiese
  • Gruppo F: lastrici solari, fabbricati non abitabili o agibili