Norme

Sopra

BARRIERE ARCHITETTONICHE

Barriere architettoniche: cosa sono, come eliminarle! Barriere architettoniche, riferimenti normativi: legge 118/71; Legge 13/89; circolare Ministeriale 1669/89; DM 236/89; Legge 104/92; dPR 503/96; dPR 380/01; Legge 30 marzo 1971, numero 118: la prima legge ad affrontare il problema delle barriere e a prevederne l'eliminazione in edifici pubblici o aperti al pubblico. Legge 9 gennaio 1989, numero 13: contenente i termini e le modalità in cui garantire l'accessibilità ai diversi ambienti (specie quelli pubblici). Circolare Ministeriale 22 giugno 1989, numero 1669: circolare esplicativa della legge 9 gennaio 1989, numero 13. DM 14 giugno 1989, numero 236: decreto attuativo della legge 13/1989 che approfondisce le disposizioni dal lato tecnico individuando i 3 livelli di qualità dello spazio costruito. Legge 5 febbraio 1992, numero 104: una legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap, che prende in esame anche l'abbattimento delle barriere architettoniche. dPR. 24 luglio 1996, numero 503: contenente le norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. dPR. 6 giugno 2001, numero 380: il Testo Unico per l'Edilizia, che indica norme e disposizioni in merito di abbattimento di barriere architettoniche negli articoli da 77 a 82.Il DM 236/89 attuativo della Legge è molto preciso nell’identificare anche termini e concetti. Una progettazione edilizia attenta al tema della disabilità deve tener conto di tre requisiti o livelli di qualità: accessibilità, visitabilità e adattabilità, dello spazio costruito. Accessibilità: raggiungere un edificio, pubblico o privato, e le sue singole unità immobiliari e ambientali, entrarvi agevolmente e fruire di spazi ed attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Visitabilità: la possibilità, anche per persone con ridotta capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi comuni. Adattabilità: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito, per renderlo completamente fruibile anche da parte di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale. Il DM 236/89, inoltre, stabilisce i parametri tecnici e dimensionali per gli edifici e gli spazi privati. le dimensioni minime delle porte, le caratteristiche delle scale, la pendenza delle rampe pedonali, gli spazi necessari alla rotazione di una sedia a ruote, le dimensioni degli ascensori e le casistiche della loro necessità, le caratteristiche di un servizio igienico accessibile ed altri ancora. Barriere architettoniche in condominio: L’eliminazione delle barriere architettoniche in condominio nella Legge di Bilancio 2022:Le condizioni di handicap fisico in cui versa il condomino, che lo rendono non autosufficiente e costretto a muoversi con l’ausilio di mezzi di supporto, impongono di coniugare il concetto di normale tollerabilità con il principio di solidarietà (articolo 2 della Costituzione) e di funzione sociale della proprietà (articolo 42 della Costituzione). È sorta la necessità di un bilanciamento tra il maggior sacrificio del soggetto disabile (che è impedito nell’utilizzazione delle scale condominiali) e il rispetto alla limitazione di godimento delle parti comuni derivante ai singoli condomini dall’installazione dell’ascensore.Coerente con la necessità di rispettare e valorizzare il principio di solidarietà, la giurisprudenza afferma che le disposizioni in materia di eliminazione di barriere architettoniche costituiscono norme imperative ed inderogabili, direttamente attuative degli articoli 32 e 42 della Costituzione. Le nuove precisazioni normative implicano, in primo luogo, che se l’assemblea delibera un’opera per rimuovere le barriere architettoniche, la decisione non potrà essere considerata come un’ innovazione al fine di non partecipare alla spesa. In conclusione: Muoversi liberamente, gesti semplici come salire una rampa di scale o superare i piccoli ostacoli fisici sul cammino sono delle azioni che la maggior parte delle persone compie quotidianamente, quasi senza accorgersene, recandosi in ufficio, in ospedale, a fare la spesa. Quei "piccoli ostacoli" tuttavia, per molti rappresentano dei limiti insormontabili, o meglio "barriere architettoniche".Al di là delle leggi, regolamenti e norme, è compito in ognuno di noi rimuovere, soprattutto, gli ostacoli mentali, discriminatori, individuali e sociali, nonchè quelli di natura tecnica, affinchè la partecipazione di tutti sia la soluzione giusta per il superamento di ogni barriera: architettonica e mentale, che il pregiudizio lasci spazio a spazii accessibili a tutti.

Video su Barriere Architettoniche: cosa sono, come eliminarle!